Net Force Explorers - Vandali Virtuali by Tom Clancy

autore:Tom Clancy
La lingua: ita
Format: mobi
Tags: fantascienza, Thriller, narrativa per ragazzi
editore: bandinotto
pubblicato: 2012-09-23T21:08:15+00:00

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Sprofondato nell'imbottitura della poltrona di collegamento al computer, cominciò a sintonizzare i suoi impianti con le apparecchiature recettrici nel poggiatesta. Mentre chiudeva gli occhi, nelle orecchie cominciò a ronzare un suono acuto.

Quando aprì gli occhi, era nel suo ambiente virtuale personale, di fronte al familiare cielo stellato con la lastra di marmo che fluttuava a mezz'aria. Un secondo dopo, però, si trovò di fronte a un fatto decisamente inatteso.

Caitlin Corrigan comparve di colpo, sdraiata sulla lastra di marmo come una modella in costume da bagno, un gomito piegato in modo da poter appoggiare la testa sulla mano.

"Ti suggerisco di chiudere la bocca, Matt, lo prese in giro. "A meno che tu non voglia catturare qualche mosca virtuale."

Fece del suo meglio per riprendersi. "Ė... è solo che non riesco a ricordarmi di aver lasciato un'icona così grande nel mio spazio di lavoro."

"Ne hai usate un bel po' la notte scorsa."

Ridacchiò, mentre giocherellava con le icone sulla lastra.

"Questo è il tuo proxy mister Stecchini, il tuo programma di telecomunicazione, e queste sono le cose terribili che hai fatto al mio piccolo, amichevole protocollo." Le sopracciglia di Cat si inarcarono mentre toccava il suo orecchino modificato.

Matt desiderava avere un proxy a portata di mano. Sperava solo che la sua faccia non tradisse la sorpresa completa di fronte alla familiarità di Caitlin con la sua realtà virtuale personale. Doveva essere stata nella sua realtà virtuale per un bel po', per riuscire a stabilire il significato di tutti i programmi che aveva impostato. Continuava a mantenere la sua posa da ragazza copertina, anche se indossava un vecchio maglione e jeans consunti. "Non capisco perché tu sia così sorpreso di vedermi. Praticamente ci hai sfidato a trovarti."

Poi scosse di nuovo la testa: cercava di essere seria, ma alla fine sembrava piuttosto che stesse civettando. "Per essere un maghetto, pensavo che fossi molto più serio nell'uso del computer. Sai quanto è passato da quando siamo usciti da scuola? E tu non ti sei collegato nemmeno per un istante! Neanche un comando vocale! Non vorrei proprio dirti per quanto tempo me ne sono stata qui in giro, ad aspettare che ti facessi vedere."

"Non nel mio computer per tutto questo tempo, spero", disse Matt, cercando ancora di riprendersi da quel fulmine a ciel sereno.

Cat agitò un dito verso di lui. "Non pensare che tutto il mondo giri intorno a te", lo riprese con un sorriso. "Ho avuto un paio di altre cose da fare."

Inclinò la testa, arrotolando le estremità dei capelli attorno a un dito. "Sai, mi chiedevo proprio come fossi, dietro quel proxy a stecchini." Il sorriso di Caitlin si allargò. "Sono contenta che sia tu, anche se devo dire che sono un po' sorpresa."

"Sorpresa?" le fece eco Matt.

Si scosse e si sollevò mettendosi a sedere sulla lastra. Le mani si annodarono attorno al ginocchio destro, mentre il piede sinistro penzolava nel vuoto pieno di stelle.

"Ho sempre pensato che tu fossi un bravo ragazzo", disse, mentre la sua voce diventava ancora più civettuola.

"Oh, vuoi dire povero ma onesto?" scherzò Matt di rimando.

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